Il bene comune alla fine della modernità

Enrico Berti e la nuova società politica

Autori

  • Gabriele De Anna Università degli Studi di Udine, Italia

DOI:

https://doi.org/10.19272/202500702005

Parole chiave:

Società, Politics, Aristotle, Constitution, Bene comune

Abstract

In un articolo del 1997, Enrico Berti proponeva l’idea di una nuova società politica che si sarebbe realizzata dopo la crisi degli Stati nazionali. Secondo Berti, la nuova società politica avrebbe avuto dimensioni sovranazionali e struttura federale, secondo il principio di sussidiarietà. Questo saggio analizza le tesi predittive e normative di Berti, suggerendo, per alcuni problemi che esse lasciano aperti, soluzioni ispirate al concetto aristotelico di politeia, analizzato da Berti in altri studi. L’argomentazione si incentra sulla necessità che una società politica si articoli fino alle sue fondamenta, gli individui uniti in rapporti sociali naturali, per esprimere una rappresentanza capace di perseguire il bene comune, ossia la realizzazione la natura di tutti e di ciascuno.

Pubblicato

14-11-2025

Come citare

De Anna, Gabriele. «Il Bene Comune Alla Fine Della modernità: Enrico Berti E La Nuova Società Politica». Acta Philosophica 34, no. 2 (novembre 14, 2025): 277–287. Consultato novembre 18, 2025. https://www.actaphilosophica.it/article/view/4897.

Fascicolo

Sezione

Quaderno monografico

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