Risorse Bibliografiche

Aa. Vv., Metafisica e teologia civile in Giambattista Vico, a cura di A. Lamacchia, Levante, Bari 1992, pp. 235.

fascicolo I, volume 3 (1994), p. 183.
Schede bibliografiche

Aa. Vv., Metafisica e teologia civile in Giambattista Vico, a cura di A. Lamacchia, Levante, Bari 1992, pp. 235.

Quest’accurato ed elegante volume nasce sulla spinta del “Colloquium The Metaphysical and Religious Thought of G.B. Vico”, tenutosi a Leuven dal 26 al 29 settembre 1990. Vi sono raccolti cinque saggi di altrettanti studiosi, accomunati dall’intento di mettere in risalto il centro di confluenza nel pensiero vichiano della riflessione religiosa e dell’indagine filosofica sulla storia. Ada Lamacchia, dell’Università di Bari, analizza la Metafisica e la nuova scienza nell’opera di Giambattista Vico, ripercorrendo la genesi del principio verum-factum, che si articola con il criterio conoscitivo verum-certum, in cui la certezza non è quella della coscienza cartesiana, bensì quella propria di una antropologia di stampo agostiniano. Con la riappropriazione del senso comune, Vico instaura una nuova metafisica del genere umano, che appare come apofantica e rivelativa. L’uomo e Dio nei primi scritti di Giambattista Vico è il titolo del saggio di Ferdinando L. Marcolungo, dell’Università di Verona, il quale si sofferma sulla religiosità del pensiero vichiano, fedele al cristianesimo ma formato da una lunga consuetudine con il mondo classico greco-romano. Considerando l’Etica narrativa di Giambattista Vico, Francesco Botturi, dell’Università di Lecce, ne mette in luce il valore polemico nei confronti dello giusnaturalismo e dell’utilitarismo, sullo sfondo della crisi etica della coscienza europea. Con uno studio Sullo statuto epistemologico della “Scienza Nuova” come teologia civile, Umberto Galeazzi, dell’Ateneo di Chieti, ristabilisce una corretta ermeneutica dell’opera vichiana e cerca di illustrare i fondamenti della sua teologia civile ragionata della Provvidenza divina. Conclude il volume un circostanziato saggio di Pasquale Porro (dell’Università di Bari), che esamina il rapporto tra Storia sacra e storia profana in Vico. Superando la contrapposizione tra Vico ortodosso e Vico secolarizzatore, il prof. Porro non nasconde le ambiguità nella correlazione vichiana tra la narrazione biblica e gli storici delle nazioni, ma sottolinea il valore dell’interpretazione storica delle opere del filosofo napoletano, per il quale la religione, e l’implicito concetto di provvidenza, occupano un posto decisivo. FRANCESCO RUSSO