Risorse Bibliografiche
ALES BELLO Angela, Edith Stein. La passione per la verità, Messaggero, Padova 1998, pp. 139.
fascicolo I, volume 8 (1999), pp. 185-186.
Schede bibliografiche
ALES BELLO Angela, Edith Stein. La passione per la verità, Messaggero, Padova 1998, pp. 139.
Com’era prevedibile, la recente canonizzazione di Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) è stata accompagnata da un moltiplicarsi di pubblicazioni su questa filosofa. Effetto analogo aveva già avuto la beatificazione, suscitando in vari ambienti un interesse che non si è più spento. Abbiamo così visto risvegliarsi la collana Edith Steins Werke (Lovanio, 1950-1998), dopo una pausa di circa quattro anni, che ha completato l’opera omnia con l’uscita del diciottesimo volume. Nel panorama di nuove pubblicazioni non poteva mancare la voce della professoressa Ales Bello, esperta di fenomenologia e attenta studiosa di Edith Stein, curatrice dell’edizione italiana delle sue opere per l’editrice Città Nuova.Gli studi su Edith Stein si possono dividere in due grandi gruppi: le biografie/agiografie e i saggi filosofici; quest’ultimi normalmente strutturati secondo la successione cronologica delle opere. La professoressa Ales Bello ha scelto invece un approccio per temi, con l’intento di evidenziare la forte influenza della personalità, e in particolare della femminilità, della filosofa tedesca sul suo pensiero. L’evolversi della sua riflessione è, infatti, caratterizzato da una costante attenzione alla dimensione vitale e alla ricerca dell’armonia delle parti nella totalità.Lo studio in esame divide la produzione della Stein in tre fasi che, pur avendo una certa corrispondenza con la cronologia delle opere, si riferiscono soprattutto a tre ambiti di riflessione. Dopo una breve introduzione biografica, il primo capitolo si riferisce alla sua produzione propriamente fenomenologica. L’autrice difende la tesi secondo cui Edith Stein è rimasta sempre fedele al metodo fenomenologico, e pertanto non sarebbe esatto distinguere fra produzione fenomenologica e non. Tuttavia, in questo capitolo vengono illustrate le prime ricerche della filosofa, incentrate soprattutto sull’uomo e la sua capacità di vivere in comunità.Il secondo capitolo riprende il tema dell’indagine sull’uomo, ma per seguirlo questa volta nella sua evoluzione verso il rapporto con Dio. Viene qui esaminata la concezione steiniana dell’antropologia, con le interessanti implicazioni sulla questione femminile. Tutta la trattazione è attraversata dalla domanda fondamentale sulla finalità dell'esistenza umana, che porta alla riflessione su Dio e sulla vita di fede.Una terza dimensione della riflessione sull’uomo viene esposta nel terzo capitolo: la dimensione soprannaturale, che pone domande sul rapporto fra natura e soprannatura, e su quali mezzi l’uomo abbia per studiare quest’ultima. Si esamina soprattutto la produzione più attinente alla mistica, in particolare gli studi su S. Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce. Nello studio dell’esperienza mistica, Edith Stein trova un riscontro alle sue precedenti indagini antropologiche, confrontando la metafora delle sette stanze, usata da S. Teresa, con le nozioni precedentemente acquisite su anima, spirito, persona, ecc.Angela Ales Bello ha voluto offrire una visione unitaria di tutto il pensiero di Edith Stein. La riflessione sull’uomo appare come il tema che ha occupato la santa durante tutta la vita, articolandosi nelle indagini sulla società, sulla persona e le relazioni interpersonali, per arrivare allo studio e all’esperienza vissuta della mistica. Il risultato è un modo originale di presentare il pensiero steiniano, al prezzo, forse, di lasciare alcuni aspetti, come la metafisica, meno sviluppati. La presenza di una buona bibliografia essenziale fa di questo saggio uno strumento valido per chi voglia iniziare lo studio di questa filosofa.
M. FILIPPA